Lago di Trona 🔼 Lago dell'Inferno | Laveggiolo-Italia
- Link; Ale & Teo
- 13 set 2017
- Tempo di lettura: 4 min
"Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi." W.B.
"io aggiungo che, più grande ne sarà il valore se le sali in compagnia delle persone a cui vuoi bene" A.M. :)

Per questa avventura ho deciso come meta il Lago d'Inferno!
Ci sono molti sentieri che, partendo da zone diverse, permettono di raggiungere il Lago. Quì vi descriverò uno dei percorsi meno lunghi, visto che mio fratello ha voluto aggregarsi e non volevo che un membro della famiglia morisse per carenza di ossigeno XD.
Per raggiungere il parcheggio, da dove parte il sentiero, dobbiamo lasciare la statale 38 a Morbegno per prendere sulla destra (sud) la statale 405 della Val Gerola che, all'uscita dell'abitato, diventa la provinciale 7. Dopo 14 chilometri arriviamo a Gerola. Superato l'abitato prendiamo sulla destra la strada per la frazione Laveggiolo e la percorriamo interamente. Dopo poco raggiungiamo il piccolo borgo e lasciamo la macchina nel piccolo parcheggio al termine della strada. Sulla sinistra potete vedere una grande bacheca con un tettuccio alla quale è affissa una cartina della zona. Ci incamminiamo su di una sterrata in piano con alcune case sulla destra. Poco dopo abbiamo due scelte: o prendere un sentiero che si stacca sulla sinistra (sentiero n. 148,); oppure proseguire diritto con la sterrata.
Noi prendiamo il sentiero, che ci accoglie con una bellissima citazione su di un cartello di legno, e che viene periodicamente segnato sul sentiero con i segnavia targati G.V.O. ( Ogni tanto vi saranno utili, ma per lo più il sentiero è ben tracciato).

Il sentiero inizia con un breve tratto in discesa, ma subito procede in piano e quì troverete il primo dei tanti ruscelli da attraversare, entriamo nel bosco e superiamo due baite ed un baitello. Troviamo poi un capanno di legno, un'altra baita, un rudere e un baitello in un tratto in lieve salita.


Il sentiero ora si restringe, superiamo altre due baite e raggiungiamo
una fontana e un bivio. Alcune scritte su dei massi indicano il Rifugio Trona Soliva a sinistra in piano e Vedrana a destra in salita. Quì superiamo uno tsunami....ah eh...scusatemi...se decidete di fare questo percorso dopo giorni di pioggia, sappiate che si vi troverete in mezzo al sentiero un saaaacco di acqua e ruscelli in piena (come nella foto sopra xD)...ma se da brave persone responsabili scegliete giorni asciutti vi ritroverete solo piacevoli ruscelli che attraversano il sentiero....e non vi inzuppate gli scarponi, come una zattera in pieno mare in tempesta!... >-<
Proseguiamo con lievi saliscendi fino al guado di un torrente....mannaggia la morte... Dopo una breve salita, continuiamo quasi in piano fino a vedere una freccia bianca su di un masso che indica il Rifugio Trona davanti a noi. Continuiamo fino a raggiungere un torrente con un ponticello realizzato con sei tronchi. Eddaje almeno stavolta un ponte! XD A sinistra c'è una piccola area pic-nic con un tavolo in legno e due panche. Procediamo lungo il sentiero che torna a salire. In leggera salita, superiamo il letto in secca di un torrente che scende dalla montagna alla nostra destra (m. 1550). Ora saliamo ripidamente fino ad un tornante destrorso. Dopo un tratto con minore pendenza, con alcuni ripidi tornanti, raggiungiamo la strada sterrata che avevamo precedentemente abbandonato.
E se avete fortuna potete trovare le meraviglie che abitano questo posto! Sono molto curiose, ma anche molto diffidenti, quindi tenete un pò di distanza, nel caso qualcuno abbia un pò di timore.

Una freccia su una pietra indica il Rifugio Trona Soliva verso sinistra.
Dopo un quarto d'ora, con qualche saliscendi, ci portiamo al cospetto del grande edificio del rifugio di Trona Soliva (m. 1907).
Da quì potete già udire i canti delle marmotte! Se andate nel periodo di Settembre, il posto non è granché frequentato quindi avrete la fortuna di vedere molti animali che escono timidi dai loro cantucci! Di marmotte ce n'erano moltissime, soprattutto per il piacere di Link che era una molla a caccia XD.

Lasciamo poi di nuovo la sterrata e proseguiamo sul sentiero di destra, tra i prati e, dopo aver oltrepassato tutto l'altopiano accompagnati dalle marmotte e dalle loro voci, riprendiamo a salire, prima con pendenza lieve, poi con un deciso tratto, che ci porta in un punto panoramico dal quale possiamo vedere bene la diga e il lago di Trona. Io ho visto solo nuvole xD, ma le amo profondamente.

Raggiungiamo un pianoro con una baita e a una grande vasca per l'acqua. Poco dopo arriviamo ad un bivio (m. 2040): entrambi i sentieri conducono al rifugio. Quello di sinistra, pur presentando tratti esposti, è più agevole. Quello a destra invece presenta dei tratti molto esposti attrezzati con delle catene. Prendiamo il sentiero di sinistra e procediamo prima tra l'erba e poi su roccette, aggirando il monte a mezza costa. Troviamo un bivio: a sinistra si va al Lago d'Inferno e al Pizzo Trona mentre a destra al Rifugio FALC. Quì a monte della bocchetta, appena sopra di noi, troviamo, invece, il rudere dell’ex-fortino militare fatto costruire nel 1917 nel contesto delle fortificazioni della linea Cadorna.
Ora, quì noi abbiamo preso il percorso che scende su delle rocce verso sinistra, per raggiungere la diga e il lago. Ancora una volta se siete persone responsabili eviterete un nebbione portatore di pioggia, che vi acceca e non vi fa vedere un fico secco con un freddo bestia, che cercate di dissuadere vostro fratello, ma a quello gli è presa la crisi alimentare che neanche una valanga lo ferma.

Se così non fosse vi troverete come noi, a mangiare in pochi secondi, prima che arrivi la pioggia e il freddo vi congeli le dita....Dalla diga, per tornare indietro, si può prendere il sentiero che sulla destra scende diretto verso la base. E' un sentiero parallelo al precedente, ma molto più basso, che si ricollega più p meno a livello della vallata.
Durante la discesa abbiamo avuto la fortuna di vedere una volpe che si destreggiava tra le pietre e arrivati all'altopiano il sole ha fatto capolino con un bellissimo arcobaleno!
Sicuramente scegliere una giornata successiva alle piogge è un bel rischio, per via delle acque presenti ovunque e degli scarponi bagnati, ma io personalmente amo moltissimo le nuvole ad alta quota, che creano uno spettacolo davvero particolare e suggestivo.

Per concludere:
Rifugio Trona Soliva, Rifugio FALC a ore 2.30 E.
Lago d'Inferno ore 3/3.30 E. (prendendo il sentiero non attrezzato)
Pizzo Tre Signori a ore 3.45, (se qualcuno fosse interessato a raggiungerlo da quì) EE
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